<p>Giovedì 22 maggio 2025, ore 17.30</p>
<h2>Lo studio della natura ai tempi di papa Boncompagni</h2>
<h3>Ulisse Aldrovandi ma non solo</h3>

CICLO DI CONFERENZE "I POMERIGGI DI PALAZZO BONCOMPAGNI"

Giovedì 22 maggio 2025, ore 17.30

Lo studio della natura ai tempi di papa Boncompagni

Ulisse Aldrovandi ma non solo

Palazzo Boncompagni rinnova anche nel 2025 il ciclo di conferenze a cura di Sonia Cavicchioli, in collaborazione con il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna.

 

Nel primo appuntamento Palazzo Boncompagni ospita un incontro con Giuseppe Olmi, Professore (Università di Bologna), Storia Moderna.
 

La conferenza intende mettere in luce il grande interesse per il mondo della natura (un mondo percepito, sotto molti aspetti, come ripieno di meraviglie e misteri) che, pur sulla base di premesse tardo-medioevali, prese soprattutto corpo nella Bologna cinquecentesca e dunque sostanzialmente nell’età di Ugo Boncompagni (papa nel 1572 con il nome di Gregorio XIII).

ulisse aldovrandi

La personalità di maggior spicco fu certamente quella di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), che fu docente all’Università, fondatore del primo orto botanico cittadino e che, tra l’altro era cugino di Ugo Boncompagni. Egli allestì nella propria abitazione un imponente museo di «cose di natura», del quale facevano parte migliaia di tavole colorate a tempera e acquarello raffiguranti animali, piante, minerali e creature mostruose.

L’azione impetuosa e in buona parte innovatrice di Aldrovandi non nacque però dal nulla, non spuntò in un deserto, né è attribuibile, non solo almeno, alle straordinarie capacità dello studioso, ma divenne in parte possibile grazie appunto a quel particolare, favorevole clima di viva curiosità per la realtà naturale che si era venuto a creare nella Bologna del tempo. Da sottolineare, in particolare, l’interesse per i tre regni della natura manifestato dall’arcivescovo di Bologna, poi cardinale, Gabriele Paleotti e da suo fratello, il senatore Camillo, nonché da vari artisti tra i quali Bartolomeo Passerotti.

ulisse aldovrandi

Giuseppe Olmi ha insegnato Storia moderna all’Università di Bologna. I suoi principali interessi di ricerca riguardano lo sviluppo della storia naturale e i rapporti arte-scienza nella prima età moderna, la storia del collezionismo, del museo e delle Accademie, la storia delle malattie e delle professioni sanitarie. Tra le sue pubblicazioni: Ulisse Aldrovandi. Scienza e natura nel secondo Cinquecento, Trento 1976; L'inventario del mondo. Catalogazione della natura e luoghi del sapere nella prima età moderna, Bologna 1992; Uno «strano bazar» di memorie patrie. Il Museo civico di Trento dalla fondazione alla prima guerra mondiale, Trento 2002; Arte e scienza lungo la via Emilia. Storia naturale, illustrazioni e collezioni nell’età moderna, Firenze 2022. Con altri studiosi ha curato numerosi volumi tra i quali: Natura-Cultura. L’interpretazione del mondo fisico nei testi e nelle immagini, Firenze 2000; All’origine della scienza moderna: Federico Cesi e l’Accademia dei Lincei, Bologna 2007; Anatome. Sezione, scomposizione, raffigurazione del corpo nell’Età Moderna, Bologna 2012; Una scienza bolognese? Figure e percorsi nella storiografia della scienza, Bologna 2015; Ulisse Aldrovandi. Libri e immagini di Storia naturale

nella prima Età moderna, Bologna 2018. Ha inoltre partecipato all’organizzazione e alla stesura del catalogo di varie mostre quali: La scienza a corte. Collezionismo eclettico, natura e immagine a Mantova fra Rinascimento e Manierismo (Mantova 1979); L'Accademia dei Lincei e la cultura europea nel XVII secolo (Parigi e Roma 1992); Tous les savoirs du monde (Parigi 1996); Il bello e le bestie. Metamorfosi, artifici e ibridi dal mito all’immaginario scientifico (Rovereto 2004); Rappresentare il corpo. Arte e anatomia da Leonardo all'Illuminismo (Bologna 2006); Il viaggio. Mito e scienza (Bologna 2007); Il libro illustrato a Bologna nel Settecento, (Bologna 2007); Il cannocchiale e il pennello. Nuova scienza e nuova arte nell’età di Galileo (Pisa 2009); Fiori. Natura e simbolo dal Seicento a Van Gogh (Forlì 2010); Arcimboldo. Artista milanese tra Leonardo e Caravaggio (Milano 2011); Wunderkammer. Arte, Natura, Meraviglia ieri e oggi (Milano 2013); Musca depicta. C’è una mosca sul quadro (Labirinto della Masone, Fontanellato 2024); Arcimboldo Bassano Bruegel. Nature’s Time (Vienna 2025).

Info utili

ORARI
• 22 maggio 2025, ore 17.30 – conferenza gratuita con prenotazione obbligatoria

CALENDARIO “I POMERIGGI DI PALAZZO BONCOMPAGNI”
• 19 giugno 2025, ore 17.30
Odette D’Albo, Conservatrice delle collezioni d’arte CREDEM
Giulio Cesare Procaccini da Bologna a Milano. Sensualità e sentimento nella pittura lombarda d’inizio Seicento

Filologia classica e Italianistica