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Palazzo Boncompagni è social
Giovedì 9 maggio 2024, ore 17.30
Secondo incontro del ciclo di conferenze a cura di Sonia Cavicchioli, in collaborazione con il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna.
La coerenza cronologica con i cicli decorativi di palazzo Boncompagni e la coincidenza dell’esperienza artistica di Luca Cambiaso (Moneglia, 18 ottobre 1527 – San Lorenzo de El Escorial, 6 settembre 1585) con gli anni del pontificato di Gregorio XIII (il pittore e il pontefice muoiono nello stesso anno) offrono uno spunto per affrontare una rilettura dell’opera dell’artista genovese.
La vita di Luca Cambiaso riflette le sfide di un artista di successo nel XVI secolo. Dopo la formazione a Genova negli anni ’40, influenzato da artisti come Perin del Vaga e Beccafumi, ha lavorato su importanti progetti decorativi per le residenze del Principe Doria. Ha sviluppato uno stile eclettico, ispirato da maestri come Michelangelo e Tiziano, ma ha anche dato vita a una sua visione personale dell’arte, soprattutto nello studio del movimento umano.
Immagine
Autoritratto del pittore in atto di dipingere il ritratto del padre
1570 circa
Olio su tela
Galleria di Palazzo Bianco, Genova
Negli anni ’70, ha affrontato il dilemma del rapporto tra immagini e religione, lavorando anche sul progetto decorativo dell’Escorial per Filippo II. Nonostante una crisi verso la fine del XVI secolo, la sua fama e abilità nel disegno sono rimaste apprezzate fino al Seicento.
Lauro Magnani, professore emerito è stato ordinario di Storia dell’arte moderna presso l’Università di Genova. All’Università di Padova ha insegnato Storia dell’arte Veneta; a Genova ha tenuto per molti anni anche l’insegnamento di Storia dell’arte moderna nei paesi europei e, per Ingegneria, il corso di Artistic Image and Narrative Structure for Virtual Worlds. La produzione pittorica e scultorea tra XVI e XVIII secolo, i rapporti tra artista, committente e pubblico, l’iconografia religiosa, la lettura degli spazi abitativi dell’aristocrazia nei loro caratteri architettonici e decorativi costituiscono linee della sua ricerca finalizzate in oltre duecento pubblicazioni e in alcune mostre di cui è stato curatore. Oltre alla monografia (1995), ai saggi e alle mostre (2006 e 2007) dedicati a Luca Cambiaso ha affrontato aspetti dell’attività di artisti come (Barocci (2009), Correggio (2011, 2012), Caravaggio (2011), Rembrandt (2006, 2007), Rubens (2022).
Numerosi i testi dedicati ai rapporti tra pittura e tematiche religiose, in particolare si segnala la curatela del volume Immagine, meditazione, visione della rivista “Archivio italiano per la storia della pietà” (2016) e la monografia Immagini del sacro (2019). Nell’ambito degli studi sulla scultura si collocano i saggi realizzati per le mostre “Genova nell’età barocca” (1992) e “Pierre Puget” Marsiglia – Genova (1994-95) delle quali è stato tra i curatori. È stato anche co-curatore di mostre dedicate alla grafica (2002, 2007), all’iconografia del mito (2004). Accanto a questi indirizzi ha sviluppato gli studi sul tema dei giardini storici con numerosi saggi e una monografia – Il tempio di Venere – giunta alla III edizione (1987,1988,2005). Summer Fellow presso il Dumbarton Oaks di Washington (1997), tornò nel 2001 presso l’Istituzione americana avviando diverse collaborazioni. Recente la realizzazione della mostra Grotte e giardini ai tempi di Rubens con il relativo catalogo (Genova 2022). È stato Preside della Scuola di Scienze umanistiche dell’Università di Genova e Delegato del Rettore per la valorizzazione del patrimonio artistico dell’Ateneo, coordinando per l’Università una serie di iniziative di apertura al pubblico, interventi di restauro, pubblicazioni (Città, ateneo, immagine, 2014).
ORARI
• 9 maggio 2024, ore 17.30 – conferenza gratuita con prenotazione obbligatoria
CALENDARIO “I POMERIGGI DI PALAZZO BONCOMPAGNI”
• 30 maggio 2024, ore 17.30
Paola Goretti, Storica dell’arte e del costume
La memoria delle vesti. La moda nell’età di Gregorio XIII